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installazione sensori di parcheggio a banda magnetica

29 Marzo 2010 di alexdelli 3 commenti

L’installazione dei sensori di parcheggio a banda magnetica non richiede una vera e propria guida, ma solo una descrizione del lavoro da fare visto che è talmente semplice che è più veloce farsi che a scriversi.

I sensori che ho acquistato sono della PROXEL, il cui sito è www.sensoridiparcheggio.it

Tramite questo sito si è indirizzati su digital-planet per l’acquisto on-line vero e proprio dei sensori che costano 84 euro + s.s.

Il modello è quello semplice senza display digitale.

Partiamo con il dire che per un lavoro con i fiocchi è necessario:

coperta per posizionarsi sotto l’auto

2 cacciaviti a taglio

una forbice da elettricista

nastro isolante

1 mammut (spero si scriva così)

qualche fascetta di plastica

Stendiamo una coperta sotto l’auto nella zona del paraurti posteriore, ci infiliamo sotto e se necessario puliamo con dell’alcohol etilico tutta la zona interna del paraurti posteriore. Tranquilli è solo una fascia di meno di 10 cm di altezza per un metro e mezzo di larghezza.

Applichiamo l’antenna magnetica come fosse un nastro adesivo nella zona più in alto del paraurti in modo che sia distante dal rinforzo metallico che si trova più sotto.

Iniziamo dalla zona della retromarcia, quindi con il jack dell’antenna, e continuiamo fino alla zona del retronebbia. Le due estremità sono limitate dai rinforzi plastici del paraurti, quindi non è possibile continuare oltre. Colleghiamo la centralina dei sensori, all’antenna tramite il jack e, grazie al mastice adesivo, attacchiamo la centralina in una zona protetta del paraurti. Consiglio di applicare il mastice adesivo anche nel collegamento tra antenna e centralina, per una protezione maggiore.

Ora, vicino alla retro, si trova una tappo in gomma che porta i fili della retro stessa, all’interno del baule.

Apriamo il baule e rimuoviamo i 4 tappi in gomma che fissano il fascione in plastica dove c’è la chiusura. Metto una foto appartenente ad un altro utente per farvi capire. Basta infilare 2 cacciavite a taglio uno di fronte all’altro e sfilarli con cautela.

Tirate il fascione verso l’alto facendo attenzione e vedrete che verrà via facilmente essendo a incastro.

Se guardate a destra sopra al fascione si trova un fianchetto di plastica, io l’ho tirato ed è venuto via, ma se non volete rischiare, allentate la torx da 20 che tiene il montante sopra questo fianchetto e verrà via più facilmente.

A questo punto chi ha la bombola del gas deve rimuovere gli spessori in gomma piuma, mentre chi non ha il gas basta che alzi la moquette sopra alla retromarcia e scorgerà il tappo in gomma da cui fuoriescono i fili della retro.

Tiratelo in su e vedrete che viene via. Con la forbice fate una croce non tanto grande, max 5 mm.

Riportatevi sotto l’auto e fate passare il cavo nero proveniente dalla centralina all’interno del tappo nero, avendo cura di fascettare sotto l’auto il cavo in modo che non penzoli. Ci sono delle feritoie che aiutano la fascettatura.

Bene sotto l’auto il lavoro è terminato.

Ora tagliate i cavi della retro all’interno del baule e tramite il mammut collegate tra loro i 2 pezzi di cavo giallo-verde con il cavo rosso dei sensori.

I 2 pezzi del cavo nero con il cavo nero dei sensori.

A parte colleghiamo i 2 fili grigi dei sensori con la prolunga del buzzer o altoparlante.

Isoliamo il tutto con il nastro isolante e per evitare contatti indesiderati o altri problemi per l’umidità, applicate un po’ di silicone trasparente nella croce da cui avete fatto passare i fili.

Sistemate come era prima il tappo nero (ora siliconato) e dedicatevi alla sistemazione della prolunga del buzzer.

Io l’ho fatta passare dietro alla moquette, dentro al supporto di plastica di fianco al pianale. Il suono si sente benissimo. Collegate l’altoparlante alla prolunga e fissatelo con l’adesivo presente.

Girate la chiave nel quadro e sentirete 2 bip che indicano che il sistema funziona correttamente.

Avvicinate lentamente 2 mani al paraurti e verificate il corretto funzionamento dei sensori.

Nel caso non siate soddisfatti, potete aumentare la sensibilità dei sensori collegando il cavo giallo dei sensori insieme al cavo nero. Però non lo consiglio in quanto potrebbero aumentare i falsi allarmi dovuti alla pioggia.

Sistemate moquette e plastiche e godetevi i vostri sensori!

Io riesco a parcheggiare a 5 cm dal muro senza problemi.

L’unico neo di questo sistema è il fatto che in caso di pioggia o di gocce che scorrono sul paraurti si posso avvertire dei segnali acustici casuali, ma non vi preoccupare quando vi avvicinate all’ostacolo il sistema funziona correttamente.

ATTENZIONE: sono riuscito ad installare il sensore senza smontare il paraurti per le condizioni favorevoli che presenta l’auto.
Essendo nuova è praticamente pulitissima e la zona PIU’ ALTA interna al paraurti è facilmente raggiungibile mettendosi sotto l’auto.
Il produttore infatti consiglia l’installazione nella zona più alta del paraurti e la superficie deve essere pulitissima per evitare che l’antenna adesiva si stacchi.

Archiviato in: Altro Etichettato con:banda, eps, focus, ford, installazione, magnetica, paraurti, parcheggio, proxel, sensori

Ford Focus Ikon 1.6 GPL 5p White Frozen

10 Marzo 2010 di alexdelli 12 commenti

Ford Focus ikon gpl white frozen

 

Ford Focus ikon gpl white frozen

Eccomi qua a descrivervi il mio nuovo acquisto: una ford focus ikon 1.6 gpl white frozen (bianca praticamente).

Premetto che l’ho presa per gli incentivi che c’erano a dicembre per le auto a gpl e per l’offerta vantaggiosa in generale in previsione dell’uscita del nuovo modello 2010/2011 che per altro non mi piace. E’ una ford fiesta più grande che assomiglia anche un po’ alla megane al posteriore, una delusione, ma sono contento per aver preso il modello attuale.

Con un pieno di GPL circa 42 litri che attualmente si pagano sui 26 euro sono riuscito a percorrere 420 km quasi tutti su autostrada, quindi dove il consumo è maggiore. Sono sicuro che una guida da tutti i giorni mi permetta di percorrere 450 km. Ma su questo farò altri test.

La guida non ha bisogno di descrizioni ulteriori in quanto la meccanica è sempre la stessa da qualche anno e come si sa la Focus regala delle belle soddisfazioni grazie al multilink al posteriore che è un gradino sopra all’assale torcente delle rivali.

La nuova Opel Astra ha perfezionato il suo assale torcente con un sistema elettronico complementare, ma si fa pagare caro questo accessorio.

ford focus ikon

ford focus ikon

E’ proprio divertente da guidare e grazie all’esp si può beneficiare di una estrema sicurezza senza rinunciare alla guida sportiva, insomma non è così invasivo, interviene il giusto.

interni ford focus ikon gpl

interni ford focus ikon gpl

La qualità degli interni non è da auto di lusso, ma si difende bene e anche gli assemblaggi sembrano solidi e ben fatti. Forse le portiere hanno la classica plastica un po’ rigida che alla lunga potrebbe provocare alcuni scricchiolii, ma speriamo non si verifichino. Il cruscotto invece è in plastica morbida che da una bella impressione.

I sedili sono avvolgenti e comodi con un look sportveggiante grazie a degli innesti in pelle (o finta pelle) al centro del sedile.

L’abitabilità è il punto forte di questa auto sia per i posti anteriori, ma soprattutto per i passeggeri posteriori che godono di un notevole spazio per le ginocchia anche con i sedili anteriori arretrati. Sembra un salotto!

Nella plancia c’è uno splendido impianto stereo Sony con Bluetooth a 8 vie credo, con un suono molto buono, anche se un cambio di casse sarebbe gradito. Vedremo il dafarsi. Più sotto il climatizzatore automatico bizona, molto bello.

Nel tunnel centrale troviamo una presa 12 volts, un porta oggetti/bicchieri e il bracciolo con all’interno un bel porta oggetti, una presa 12 volts, presa usb e jack per I-pod e similari.

ford focus ikon

ford focus ikon

La visibilità al contrario di quanto ho letto nelle riviste del settore è molto buona. Ho avuto modo di provare le auto che producono ora e sono nettamente più chiuse dietro. Nella focus si riesce a far manovra tranquillamente mantendo il controllo di tutte le aree all’esterno dell’abitacolo. Anche i classici punti morti come i montanti posteriori non sono così ampi. Chiaramente dei sensori aiuterebbero maggiormente, ma sarà che io mi fido solo dei miei occhi, preferisco parcheggiare con la mia testa.

Correndo in autostrada ho notato che si sente parecchio il fruscio dell’aria e anche il motore ha un bel vocione che disturba dai 130 km/h. Bisogna alzare il volume dello stereo per sentire bene la musica.

Qualche delusione per quanto riguarda il computer di bordo a cui hanno tolto alcune funzioni rispetto alle versioni precedenti. Ora segnala solo temperatura esterna, velocità media e consumo istantaneo, oltre ai km parziali e totali. Si può anche disinserire l’esp.

Quello che manca è la regolazione del servosterzo elettrico che Ford ha deciso di togliere senza avvisare i clienti, quindi mi pare una cosa abbastanza grave.

Altre funzioni mancanti sono l’autonomia residua espressa in km e il consumo medio, ma queste funzioni sarebbero poco affidabili in quanto il gpl ha delle caratteristiche diverse dalla benzina. Forse hanno tolto queste funzioni appositamente.

A presto per altre considerazioni…

ford focus ikon

ford focus ikon

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