Analizziamo il nuovo ciclocomputer Bryton Rider 420

Questa volta Bryton l’ha fatta grossa con il nuovo ciclocomputer Rider 420
A meno di 100 euro possiamo avere un piccolo computer sul manubrio nella nostra bicicletta. Ma andiamo a vedere insieme le caratteristiche principali di questo Garmin killer.

Dimensioni

Parliamo di un dispositivo compatto lungo 83.9 mm, largo 49.9 mm e spesso 16.9 mm con un peso di soli 67 grammi.

Display

Troviamo uno schermo LCD mono colore da 2.3” quindi la stessa dimensione del Garmin 520, che permette di mantenere le dimensioni compatte senza sacrificare la facilità di lettura.
Utilizza La tecnologia Optical Bonding che garantisce una migliore resistenza dello schermo nei confronti di polvere, condensa, urti e shock termici. Si tratta di una sigillatura con del materiale acrilico tra schermo lcd e pannello.
Ogni pagina ha la possibilità di visualizzare 8 campi data. Naturalmente più sono i cambi data e più piccoli sono i dati visualizzati.

Durata batteria

Bryton dichiara 35 ore che paragonate alle 15 del Garmin sono davvero una durata eccezionale. Sappiamo che i dati dichiarati spesso non sono raggiungibili nelle condizioni di uso quotidiano, ma anche ammettendo una efficienza del 75%, parliamo sempre di 25-30 ore di utilizzo. Insomma almeno 5-6 giri da 4 ore ciascuno. Davvero bestiale.

GPS

Chipset ad elevata sensibilità
Qui la Bryton si è superata, utilizzando un chip che si appoggia ai più moderni sistemi di geolocalizzazione al momento disponibili per una massima accuratezza e velocità di aggancio del segnale.
GPS, Glonass (Russia), BDS (Cina), Galileo (Europa) e QZSS (Giappone)
Questo significa che anche in mezzo ad un bosco, avremo una maggiore probabilità di agganciare un segnale da uno di questi sistemi satellitari.
Resistente all’acqua
Avendo certificazione IPX7 non ci dobbiamo fare problemi, possiamo anche immergerci con la bici in un fiume e il Bryton non darà alcun problema.

Il Bryton Rider 420 è un ciclocomputer che permettere di seguire i percorsi, ma non dispone della cartografia. Forse questo è il vero punto a sfavore rispetto al Garmin Edge 520. Possiamo caricare i POI (punti di interesse) e addirittura gli scollinamenti, i famosi gran premi della montagna, però non potremmo avere un orientamento migliore visualizzando su una mappa, le vie, i fiumi e altri punti di riferimento. Peccato

Registrazione

Si possono registrare fino ad un massimo di 130 intertempi, che potrebbero corrispondere ipoteticamente a 130 giri di gara per un totale di 300 ore di registrazione.

Funzioni

Anche qui il Bryton ha tutte le comuni funzioni dei ciclocomputer più avanzati, velocità, cadenza, pedalata, distanza, temperatura, navigazione, altitudine, calorie e supporto ai misuratori di potenza ANT+ e Bluetooth e chi più ne ha più ne metta.
È presente anche il sensore barometrico che lo ritengo un must per qualsiasi dispositivo di misurazione sportivo. Non mi fido dei calcoli per misurare il dislivello.
Grazie alla connessione bluetooth tra telefono e Rider 420, abbiamo la possibilità di ricevere le notifiche di chiamate e messaggio direttamente sul display del dispositivo. Quindi non dobbiamo preoccuparci per eventuali comunicazioni importanti da parte dei nostri familiari.

Software

Ma veniamo alla parte succosa del nostro ciclocomputer. Quello che tutti aspettano è sapere quali software supporta il nostro piccolo Bryton ed effettivamente è qui che ci stupisce maggiormente.
L’interfacciamento principale avviene tramite l’app Bryton Active, tramite la quale avviene la sincronizzazione delle attività tra dispositivo e telefono. Poi tramite l’app è possibile condividere i nostri dati sulle piattaforme più famose come Strava, ma anche, udite udite: Training Peaks e….. GoldenCheetah!
Forse qualcuno conosce Training Peaks perché è un software professionale per la gestione degli allenamenti, soprattutto per i professionisti che hanno un coach e vengono seguiti quotidianamente. E’ un software che è a pagamento se si intende sfruttare tutte le sue funzioni.
Pochi di voi però conosceranno GoldenCheetah. Una sorta di Trining peaks per noi poveri, ma non per questo meno completo. Intanto è totalmente free, ma soprattutto essendo opensource è sviluppato grazie agli utenti della comunità, sotto la direzione, diciamo così, di Mark Liversedge. Si tratta di un appassionato di ciclismo ed esperto programmatore.
In questo modo sarà per voi più facile analizzare i vostri allenamenti e programmare le vostre sessioni di training.
Per approfondire vi lascio il link al software GoldenCheetah.

Conclusioni

Personalmente mi sento di consigliarvi il ciclocomputer Bryton Rider 420 solo se non vi interessa la cartografia.
Su Amazon si trova a 94 euro ad oggi la versione base senza sensori qui, mentre a 136 euro la versione completa qui.
Se avete la necessità di avere la cartografia non mi resta che stra consigliarvi il modello Rider 450 che non costa tanto di più. Anzi oggi è disponibile a 108 euro nella versione base e 157 nella versione completa.
Il valore aggiunto è dato sicuramente dalla cartografia Openstreetmap, quindi il massimo del dettaglio e della personalizzazione, sempre aggiornata.
In più troviamo anche il wifi che consente al dispositivo di connettersi direttamente al router di casa.
Per il resto sono sostanzialmente uguali, se non per qualche piccola funzione sugli allenamenti e il supporto al cambio elettronico.

Se invece volete andare sul sicuro, vi consiglio il classico Garmin Edge 520 qui su Amazon.